Immaginario Ceruti

• Titel: Immaginario Ceruti
• Titelzusatz: le stampe nel laboratorio del pittore
• Mitwirkende: Ceretti, Francesco [HerausgeberIn] [VerfasserIn von ergänzendem Text]
• Mitwirkende: D'Adda, Roberta [HerausgeberIn] [VerfasserIn von ergänzendem Text]
• Mitwirkende: Ceruti, Giacomo [IllustratorIn]
• Institutionen: Fondazione Brescia Musei [Herausgebendes Organ]
• Institutionen: Museo Civico di Santa Giulia [Gastgebende Institution]
• Verf.angabe: a cura di Francesco Ceretti e Roberta D'Adda
• Verlagsort: Milano
• Verlagsort: Brescia
• Verlag: Skira
• Verlag: Fondazione Brescia Musei
• E-Jahr: 2023
• Jahr: [2023]
• Jahr: [2023]
• Umfang: 143 Seiten
• Illustrationen: Illustrationen
• Fussnoten: Literaturverzeichnis: Seite 137-143 ; Testi: Francesco Ceretti, Roberta D'Adda, Stefano Karadjov ; Titelblattrückseite: "Immaginario Ceruti. Le stampe nel laboratorio del pittore", a cura di Francesco Ceretti e Roberta D'Adda: Brescia, Museo di Santa Giulia, 14 febbraio - 28 maggio 2023
• ISBN: 978-88-572-4940-7
• Schlagwörter: (p)Ceruti, Giacomo / (s)Werkstatt / (s)Druckgrafik
• Dokumenttyp: Ausstellungskatalog: (Museo Civico di Santa Giulia : 14.02.2023-28.05.2023 : Brescia)
• Dokumenttyp: Bildband
• Sprache: ita
• K10plus-PPN: 1844612333

Abstract

Sono trascorsi quarant’anni da quando Mina Gregori, la più nota studiosa di Giacomo Ceruti, ha rilevato per la prima volta che in alcuni dipinti dell’artista, in particolare nelle scene di vita popolare, si celano diverse desunzioni dalle stampe, operate con minuzia e disinvoltura dal celebre pittore dei "pitocchi". Nonostante la sua precoce e più volte ripresa segnalazione, questo affascinante quanto singolare capitolo della pittura pauperistica non è mai stato affrontato in modo sistematico prima di questa pubblicazione. Come molti artisti dell’epoca infatti, Giacomo Ceruti studiava le incisioni e le stampe dei maestri antichi e dei suoi contemporanei per comporre i propri geniali dipinti, specie per quanto riguarda sfondi, paesaggi e figure animali. Attingendo a un vasto repertorio grafico, che comprendeva opere di artisti francesi, olandesi e italiani, il celebre pittore degli umili perfezionò la sua arte, inserendosi in un clima culturale di respiro internazionale. Definire il ruolo rivestito dalle stampe nel laboratorio creativo di Ceruti risulta dunque determinante per comprendere fino a che punto si spinse, nell’opera dell’artista, l’inscindibile rapporto tra realtà e tradizione. Immaginario Ceruti ha seguito nel dettaglio il metodo di lavoro del pittore, illustrando le ragioni che lo spinsero ad attingere di frequente a un vasto repertorio calcografico che spazia dal Cinquecento al Settecento, da Jacques Callot agli acquafortisti olandesi passando per Pietro Testa e per i più moderni francesi. Scovando nelle opere di Ceruti le citazioni e i rimandi alle stampe più diffuse nelle botteghe del Settecento europeo, siamo oggi in grado di ricostruire una parte fondamentale del suo processo creativo